«… A volte, per dare speranza, basta essere «una persona gentile»

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«Lasciatevi riconciliare con Dio» (2 Cor 5,20). Ricevendo il perdono, [nel Sacramento] che è al cuore del nostro processo di conversione, diventiamo a nostra volta diffusori del perdono: avendolo noi stessi ricevuto, possiamo offrirlo attraverso la capacità di vivere un dialogo premuroso e adottando un comportamento che conforta chi è ferito. Il perdono di Dio, anche attraverso le nostre parole e i nostri gesti, permette di vivere una Pasqua di fraternità.

Nella Quaresima, stiamo più attenti a «dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano, invece di parole che umiliano, che rattristano, che irritano, che disprezzano» (Enc. Fratelli tutti [FT], 223). A volte, per dare speranza, basta essere «una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza» ((Enc. Fratelli tutti [FT], 224).

 

Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa, la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore, che illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare (cfr Mt 6,6) e incontrare, nel segreto, il Padre della tenerezza.

La carità, vissuta sulle orme di Cristo, nell’attenzione e nella compassione verso ciascuno, è la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza. La carità si rallegra nel veder crescere l’altro. Ecco perché soffre quando l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno… La carità è lo slancio del cuore che ci fa uscire da noi stessi e che genera il vincolo della condivisione e della comunione.

«A partire dall’amore sociale è possibile progredire verso una civiltà dell’amore alla quale tutti possiamo sentirci chiamati. La carità, col suo dinamismo universale, può costruire un mondo nuovo, perché non è un sentimento sterile, bensì il modo migliore di raggiungere strade efficaci di sviluppo per tutti» (FT, 183).

La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello. Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità. Così avvenne per la farina e l’olio della vedova di Sarepta, che offre la focaccia al profeta Elia (cfr 1 Re 17,7-16); e per i pani che Gesù benedice, spezza e dà ai discepoli da distribuire alla folla (cfr Mc 6,30-44). Così avviene per la nostra elemosina, piccola o grande che sia, offerta con gioia e semplicità.

Vivere una Quaresima di carità vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia di Covid-19. Nel contesto di grande incertezza sul domani, ricordandoci della parola rivolta da Dio al suo Servo: «Non temere, perché ti ho riscattato» (Is 43,1), offriamo con la nostra carità una parola di fiducia, e facciamo sentire all’altro che Dio lo ama come un figlio.

«Solo con uno sguardo il cui orizzonte sia trasformato dalla carità, che lo porta a cogliere la dignità dell’altro, i poveri sono riconosciuti e apprezzati nella loro immensa dignità, rispettati nel loro stile proprio e nella loro cultura, e pertanto veramente integrati nella società» (FT, 187). Cari fratelli e sorelle, ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare. Questo appello a vivere la Quaresima come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni, ci aiuti a rivisitare, nella nostra memoria comunitaria e personale, la fede che viene da Cristo vivo, la speranza animata dal soffio dello Spirito e l’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre. Maria, Madre del Salvatore, fedele ai piedi della croce e nel cuore della Chiesa, ci sostenga con la sua premurosa presenza, e la benedizione del Risorto ci accompagni nel cammino verso la luce pasquale. (dal messaggio di quaresima 2021 di Papa Francesco)

 

 

 

 

 

 

 

 

CALENDARIO LITURGICO MARZO 2021

1 Lunedì – S. Felice III

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

2 Martedì – S. Angela della Croce

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

3 Mercoledì – S. Cunegonda, sposa

4 Giovedì – S. Casimiro

5 Venerdì – S. Teofilo

Ore 17,00 – via crucis

6 Sabato – S. Vittorino

Catechismo dopo messa

7 Domenica – Ss. Perpetua e Felicita (III QUARESIMA – B)

Catechismo dopo messa

8 Lunedì – S. Giovanni di Dio

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

9 Martedì – S. Francesca Romana

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

10 Mercoledì – Ss. Caio e Alessandro

11 Giovedì – S. Pionio

12 Venerdì – S. Massimiliano

Ore 17,00 – via crucis

13 Sabato – S. Sabino

Ore 15,00 – Oratorio/ catechismo dopo messa

14 Domenica – S. Matilde (IV QUARESIMA – B)

Catechismo dopo messa

Ore 17,00 – adorazione eucaristica

15 Lunedì – S. Zaccaria

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

16 Martedì – S. Ilario e Taziano

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

17 Mercoledì – S. Patrizio

18 Giovedì – S. Cirillo di Gerusalemme

19 Venerdì – San Giuseppe

Messa alle ore 09,00 animata dal gruppo mariano, e messa alle ore 18,00.

Ore 17,00 – via crucis

20 Sabato – S. Alessandra

Ore 15,00 – Oratorio/ catechismo dopo messa

21 Domenica – S.Nicola di Flüe (V QUARESIMA – B)

Catechismo dopo messa

Ore 15,30 – cresime

22 Lunedì – S. Lea

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

23 Martedì – S. Gualtiero

Ore 16,30- Confessioni bambini catechismo

24 Mercoledì – S. Caterina di Svezia

25 Giovedì – Annunciazione del Signore

26 Venerdì – S. Desiderio – Letture del giorno

Ore 19,30 – Via crucis per le strade del quartiere

27 Sabato – S. Augusta

28 Domenica – DOMENICA DELLE PALME (B)

29 Lunedì – S. Pastore

30 Martedì – S. Secondo

31 Mercoledì – S.Beniamino

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