“…C’è una salvezza? C’è una promessa affidabile?”

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Il fatto

Che cosa dobbiamo fare? Questa è la domanda che troveremo nel vangelo della terza domenica di avvento. Una domanda posta dalla gente a Giovanni Battista. È una domanda che poniamo spesso anche noi.

Davanti ai drammi della società, della storia e nostri personali, ci poniamo dei quesiti esistenziali. La terra promessa della pace, dell’amore, i frutti squisiti della bontà e della condivisione sempre lontani, ci portano a porre domande che spesso non trovano risposte.

C’è una salvezza? C’è una promessa affidabile? Ci sono ragioni per la speranza? Dove cercare la salvezza? È Gesù colui che viene a salvarci o dobbiamo cercare un altro? Questa nostra inquietudine è quella di Giovanni il precursore. Gesù non fa un discorso per rispondere. Piuttosto invita a vedere le sue opere. Per vedere le sue opere è necessario stare con lui, seguirlo. I segni che Gesù compie sono rivelazioni che manifestano in modo inaspettato il compimento delle promesse. Gesù è il salvatore, ma chiama a convertire il modo di intendere la salvezza. In lui si rende presente nella vicenda umana il Regno di Dio, ma Gesù chiama a convertire le aspettative a proposito del Regno di Dio.

Perciò Giovanni è inquieto: non riconosce nelle opere di Gesù quella manifestazione di potenza, quell’irrompere del giudice che sbaraglia i prepotenti ed esalta i giusti. Gesù invita a riconoscere i segni della salvezza che viene da Dio nel prendersi cura delle persone provate dalla vita, nel visitare la malattia, la povertà, la fragilità. Ecco come salva Dio: nella prossimità misericordiosa ai figli di Dio che non possono sperare se non in Dio. Anche noi come Giovanni il Battista attraversiamo l’inquietudine a proposito di Gesù: continuiamo a stare vicino a Gesù anche se siamo sempre inquieti nei suoi confronti, sempre a vigilare sulla tentazione di sostituire alla rivelazione del regno le nostre aspettative. Sempre inquieti e ci domandiamo: ma io ho capito chi è Gesù? chi è Gesù per me?

Si trovano risposte solo stando con lui: decidendo di percorrere la sua strada, di contemplare da vicino le sue opere e essere con lui nel praticare la misericordia e la sollecitudine.

Ci portiamo dentro tante domande. Ci domandiamo infatti: Perché non vengono gli altri? Perché coloro che hanno ricevuto l’invito e la promessa non si sono lasciati convincere a unirsi a noi nel cammino verso il Signore? È l’inquietudine e il grande dolore e la sofferenza di Paolo, che si domanda: perché il popolo di Dio, quelli che hanno la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, non vogliono accogliere Cristo? È l’inquietudine che non ci abbandona a riguardo di tutti i fratelli e le sorelle: perché coloro che abbiamo educato, preparato alla celebrazione dei sacramenti, che abbiamo accolto nei nostri ambienti come presenze desiderate a un certo punto se ne sono andati? Perché coloro che incontriamo ogni giorno e con cui condividiamo l’abitare, il lavoro, i giorni di riposo e i giorni di allarme, non camminano con noi? Perché non credono alla promessa? Forse siamo testimoni poco credibili? Forse abbiamo una gioia e una luce troppo piccola? Forse ci sono potenze ostili che si presentano come più convincenti di Gesù? Non si trovano risposte a questi perché, ma noi continuiamo il nostro cammino e ci facciamo carico di sperare per tutti. Sappiamo che ogni popolo, ogni persona tutto sarà ricapitolato in Cristo, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli (Rm 9,5).

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Noi pellegrini della speranza nel nostro pellegrinaggio attraversiamo l’inquietudine. Ci domandiamo infatti: perché tanta ingiustizia sulla terra? Perché i prepotenti prevalgono? Perché gli innocenti sono oppressi? Perché i poveri sono poveri? Di fronte alle domande il profeta annuncia il misterioso piano di Dio che si compie anche attraverso coloro che non sanno di essere a servizio dell’amore di Dio per il suo popolo, per gli umili e gli sconfitti della storia. Il Signore infatti ha chiamato Ciro e l’ha reso pronto all’azione per manifestare la potenza che salva e per essere a servizio della giustizia. I pellegrini di speranza attraversano i tempi e continuano a desiderare e operare per essere dalla parte della giustizia e continuano a pregare: Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore ho creato tutto questo. (Is 45,8)» Buon avvento.

DICEMBRE 2024

 

 

 

1

Domenica

 

I Domenica di Avvento

Ore 17,00 – adorazione eucaristica alla scuola di Charles De Foucauld

2

Lunedì

 

 

3

Martedì

M

San Francesco Saverio, sacerdote

4

Mercoledì

 

Ore 15,00 – incontro pensionati e amici

5

Giovedì

 

Dalle 09,30 alle 17,45 – adorazione eucaristica continua

6

Venerdì

m

San Nicola, vescovo

7

Sabato

M

Sant’Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa

Ore 09,00 – Messa gruppo Mariano

Ore 15,00 – oratorio, ore 16,30 – catechismo

Ore 19,00 – cena circolo Allamano.

8

Domenica

S

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Catechismo dopo messa

9

Lunedì

 

 

10

Martedì

 

Ore 18,30 – incontro gruppo missionario

11

Mercoledì

m

San Damaso I, papa – Ore 12,00 – Pranzo natalizio pensionati e amici

12

Giovedì

m

Nostra Signora di Guadalupe

Dalle 09,30 alle 17,45 – adorazione eucaristica continua

13

Venerdì

M

Santa Lucia, vergine e martire

14

Sabato

M

San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa

Ore 15,30 – Festa di natale oratorio – ore 16,30 catechismo

Ore 18,00 – Banco di solidarietà gruppo caritativo

15

Domenica

 

III Domenica di Avvento «Gaudete»

Ore 10,30 – rinnovo voti seminaristi

Banco di solidarietà gruppo caritativo

16

Lunedì

 

INIZIO NOVENA DI NATALE NELLA MESSA DELLE ORE 18,00

17

Martedì

 

 

18

Mercoledì

 

 

19

Giovedì

 

Dalle 09,30 alle 17,45 – adorazione eucaristica continua

20

Venerdì

 

 

21

Sabato

 

 

22

Domenica

 

IV Domenica di Avvento

23

Lunedì

 

 

24

Martedì

 

Ore 22,30 – messa della vigilia di Natale

25

Mercoledì

S

Natale del Signore

26

Giovedì

F

Santo Stefano, primo martire

27

Venerdì

F

San Giovanni, apostolo ed evangelista

28

Sabato

F

Santi Innocenti, martiri

29

Domenica

F

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

30

Lunedì

 

 

31

Martedì

 

ORE 18,00 – MESSA DI RINGRAZIAMENTO CON TEDEUM

ORE 19,30 – FESTEGGIAMENTI NUOVO ANNO

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