“…Per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose”
Alcuni momenti e scatti di gennaio 2025 Scarica l’articolo
Perché sono infinite e disastrose le guerre? Perché i popoli si odiano e si uccidono? Perché il buon senso ha abbandonato quei potenti della terra che decidono che gli altri sono nemici?
Perché si vivono nella nostra società indifferenze che frantumano la convivenza, litigi che creano fratture che sembrano insanabili dentro le famiglie, tra le famiglie, tra gli abitanti dello stesso paese, quartiere e città? Dov’è la radice di quella conflittualità disastrosa che rovina la vita delle persone e dei popoli? Proprio quella radice sarà estirpata dalla rivelazione della promessa: Gesù, il Figlio, nel quale tutte le cose sono state create, viene a pacificare con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra sia quelle che stanno nei cieli. Gesù si consegna al sacrificio per compiere la nuova alleanza, per riconciliare i popoli, le famiglie, le comunità, le persone.
Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra. Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza. Cosa manca ancora a questi popoli che già non abbiano subito? Com’è possibile che il loro grido disperato di aiuto non spinga i responsabili delle Nazioni a voler porre fine ai troppi conflitti regionali, consapevoli delle conseguenze che ne possono derivare a livello mondiale? È troppo sognare che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte? Il Giubileo ricordi che quanti si fanno «operatori di pace saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti. Non venga a mancare l’impegno della diplomazia per costruire con coraggio e creatività spazi di trattativa finalizzati a una pace duratura (Spes non confundit, 8).
Noi celebriamo il sacrificio della nuova ed eterna alleanza per rivelare che la pace è possibile, che la riconciliazione è possibile, che le persone possono stimarsi, rispettarsi, mettersi a servizio a vicenda. Noi crediamo alla promessa e ci mettiamo in cammino: quale è il conflitto al quale io voglio porre fine? In quale modo noi possiamo essere costruttori di pace nell’ambiente in cui viviamo e in tutte le cose, sia quelle che stanno sulla terra sia quelle che stanno nei cieli?
Ci mettiamo in cammino per essere pellegrini di speranza, la speranza della pace.
Perché è scomparsa la gioia tra i figli degli uomini? Perché sono malati di tristezza i ricchi che hanno tutto quello che si può avere? Perché sono malati di tristezza i poveri che non hanno niente di quello che serve per vivere? Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni (Spes non confudit, 1).
Perché l’ingiustizia, la diseguaglianza ha per tutti lo stesso risultato? Perché la tristezza sembra invincibile? La sapienza visita la terra, cioè il Verbo di Dio si è fatto carne e ha offerto la sua gioia. La sapienza che giocava al cospetto dell’Altissimo è la rivelazione della gioia nel far risplendere la gloria di Dio che riempie la terra. Il Verbo di Dio rivela il senso di tutte le cose, perché tutto è stato fatto in lui e rivela che ogni libertà è destinata alla gloria, cioè all’amore che rende capaci di amare.
L’anno del Giubileo può essere, infatti l’anno della gioia, nella contemplazione del mistero di Dio rivelato da Gesù, nello stupore per le grandi opere che il Signore ha compiuto, nel cantico che magnifica il Signore.
Inauguriamo il Giubileo, indetto da Papa Francesco, per l’Anno Santo 2025 dopo la nascita di Cristo e professiamo di credere nella promessa della luce che vince le tenebre del peccato con la grazia del perdono e perciò ci mettiamo in cammino come pellegrini di speranza per chiedere il perdono per ogni peccato. Professiamo di credere nella promessa della pace che realizza una nuova alleanza e perciò ci mettiamo incammino come pellegrini di speranza, per sanare i conflitti che ci vedono coinvolti, per un’opera di riconciliazione che offre e chiede perdono, che si propone percorsi di riparazione per rimediare al male compiuto e alle divisioni create dall’avidità, dalla prepotenza, dalla stupidità. Professiamo di credere nella promessa della gioia e perciò ci mettiamo in cammino, pellegrini di speranza per prenderci cura della gioia degli altri, perché questo è la fonte certa della gioia vera. (Mons. Mario Delpini)
Gennaio 2025 |
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1 |
Mercoledì |
S |
Maria Santissima Madre di Dio Messe con orario festivo |
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Giovedì |
M |
Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno |
3 |
Venerdì |
m |
Santissimo Nome di Gesù |
4 |
Sabato |
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5 |
Domenica |
S |
II DOMENICA DOPO NATALE |
6 |
Lunedì |
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Epifania del Signore Messe con orario festivo |
7 |
Martedì |
m |
San Raimondo di Peñafort, sacerdote |
8 |
Mercoledì |
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9 |
Giovedì |
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10 |
Venerdì |
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11 |
Sabato |
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Ore 15,00 – oratorio festivo, ore 16,30 – catechismo |
12 |
Domenica |
F |
Battesimo del Signore Catechismo dopo messa |
13 |
Lunedì |
m |
Sant’Ilario di Poitiers, vescovo e dottore della Chiesa |
14 |
Martedì |
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15 |
Mercoledì |
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Ore 15 – Pensionati e amici |
16 |
Giovedì |
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Dalle ore 09,30 – 17,45 – Adorazione eucaristica continua – in cappellina. |
17 |
Venerdì |
M |
Sant’Antonio, abate |
18 |
Sabato |
m |
Ore 15,00 – oratorio festivo, ore 16,30 – catechismo |
19 |
Domenica |
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II Domenica del Tempo Ordinario Catechismo dopo messa |
20 |
Lunedì |
m |
San Sebastiano, martire |
21 |
Martedì |
M |
Sant’Agnese, vergine e martire |
22 |
Mercoledì |
m |
Ore 15 – Pensionati e amici |
23 |
Giovedì |
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Dalle ore 09,30 – 17,45 – Adorazione eucaristica continua – in cappellina. |
24 |
Venerdì |
M |
San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa |
25 |
Sabato |
F |
Conversione di San Paolo, apostolo Ore 15,00 – oratorio festivo, ore 16,30 – catechismo Giornata mondiale della lebbra |
26 |
Domenica |
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III Domenica del Tempo Ordinario Catechismo dopo messa Giornata mondiale della lebbra |
27 |
Lunedì |
m |
Sant’Angela Merici, vergine |
28 |
Martedì |
M |
San Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa |
29 |
Mercoledì |
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Ore 15 – Pensionati e amici |
30 |
Giovedì |
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Dalle ore 09,30 – 17,45 – Adorazione eucaristica continua – in cappellina. |
31 |
Venerdì |
M |
San Giovanni Bosco, sacerdote |