ANNO GIUBILARE

“… la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini”

Alcuni momenti e scatti d’estate e avvisi di settembre 2024 Scarica l’articolo

 

Carissimi,

L’anno del Signore 2025 è un anno giubilare. La tradizione cattolica infatti da quasi un millennio celebra un anno giubilare, inizialmente ogni 50 anni e poi successivamente ogni 25. L’anno del giubileo rimanda già a quello che il Signore, per bocca di Mosè ha chiesto all’antico popolo di Israele: “…Quando entrerete nel paese che io vi dò, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore… Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna. Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella tua mietitura precedente e non vendemmierai l’uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra. Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che è presso di te; anche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà di nutrimento quanto essa produrrà. La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli. In quest’anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo. Quando vendete qualche cosa al vostro prossimo, regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di rendita. Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini. (Levitico 25)

Per volere del Signore quindi e perché il popolo potesse mangiare a sazietà e abitare tranquillo, c’è una triplice richiesta; si lasci riposare la terra, che tutti gli schiavi vengano liberati e tutti i debiti vengano condonati.

Proviamo anche noi a entrare in questo spirito che il Signore Dio vuole inculcare nella vita e nella mente del suo popolo. Iniziamo cercando di condonare tutti i debiti; tanti sono i conti non regolati; conti del cuore, nei rapporti, molte incomprensioni. Perdoniamo tutto anche nello spirito della pratica della indulgenza plenaria che la tradizione cattolica ha sviluppato nei secoli. Se noi chiediamo al Signore il perdono, non solo dei peccati ma anche delle conseguenze derivanti dai nostri misfatti e quelli dei nostri cari che ci hanno preceduti, cerchiamo di farlo concretamente con il nostro prossimo. L’indicazione biblica sul giubileo e il condono dei debiti è anche per dare a tutti una nuova possibilità. Ebbene, proviamo a dare una nuova possibilità a tutti, e che tutti quelli a cui abbiamo fatto un torto ci diano una nuova possibilità.

Il precetto del riposo “assoluto della terra” è legato certamente alla Signoria di Dio su tutto il creato, Egli afferma infatti: “la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini”. Forte l’affermazione del Signore. Ci ricorda che noi non siamo padroni di niente e che in realtà, positivamente, siamo figli, e “presso il Signore”. Ci ricorda anche lo sfruttamento eccessivo che facciamo della terra, i nostri consumi, il nostro egoismo e i nostri capricci. Lasciamo riposare la terra; non le facciamo troppa violenza. Questo precetto in realtà è un allargamento del precetto sul sabato, della richiesta del riposo dell’uomo dai suoi lavori una volta alla settimana per poter essere per davvero e anche fisicamente “presso il Signore”. Quest’anno, cerchiamo modi per riposarci, “avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. (lettera agli Ebrei 12,1-3). Deponiamo quindi, nella vita della nostra comunità parrocchiale quello che è di peso, come anche nelle famiglie. Quelle abitudini che negli anni abbiamo sviluppato e che appesantiscono la vita; e torniamo sui pascoli erbosi della comunità dove il Signore ci fa riposare alle acque tranquille della sua parola, a partire dalle quali egli ci conduce, ci rinfranca, ci guida per il giusto cammino. (Salmo 23). Sarà importante soprattutto nella vita della comunità, più che fare tante cose, privilegiare la comunicazione tra di noi e con il Signore; parlarci di più, camminare sempre di più come comunità nei piccoli gesti e momenti anche meno strutturati, nella la gratuità delle relazioni e dell’amicizia, del perdono e della testimonianza.

L’ultima richiesta dell’anno giubilare è quello della liberazione degli schiavi. Tutti dovevano tornare liberi ogni 50 anni. Questo può darci delle indicazioni sul liberare tante persone che teniamo sotto scacco, a guinzaglio, imbavagliati dalla nostra avidità, dalla nostra gelosia, dai nostri ricatti e controlli. Questa richiesta del Signore ci invita anche ad essere strumenti della liberazione di tanti che vivono sotto il giogo della schiavitù del peccato, della povertà e miseria, delle tante dipendenze. Facciamo strumenti di liberazione anche di loro.

La gioia della canonizzazione del fondatore dei missionari della Consolata, il nostro fondatore, ci dà anche l’occasione per vivere bene l’anno giubilare. Già il pellegrinaggio a Roma, l’opportunità durante l’anno di celebrare e lodare il Signore per la sua vita, ascoltare i suoi insegnamenti e godere della sua intercessione ci sarà di conforto nel cammino di alleggerire la vita, far riposare la terra, correre “con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede”. La Vergine della Speranza, Consolatrice dell’umanità e di ciascuno di noi, sotto la quale stiamo tutti rivolti implorando la sua protezione, ci prenda per mano, come dei piccoli figli e ci conduca presso il Signore. Ci aiuti a vivere una vita più alleggerita e serena e accompagni la nostra comunità parrocchiale ad una più autentica testimonianza del Signore risorto e vivo in mezzo a noi.

Ecco dunque il calendario liturgico e alcuni appuntamenti di settembre 2024:

Settembre

     
1 Domenica   XXII Domenica del Tempo Ordinario
2 Lunedì    
3 Martedì M San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa
4 Mercoledì    
5 Giovedì    
6 Venerdì    
7 Sabato    
8 Domenica   XXIII Domenica del Tempo Ordinario
9 Lunedì M San Pietro Claver, sacerdote – INIZIO ISCRIZIONI CATECHISMO
10 Martedì    
11 Mercoledì    
12 Giovedì M Santissimo Nome di Maria
13 Venerdì M San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa
14 Sabato F Esaltazione della Santa Croce
15 Domenica   XXIV Domenica del Tempo Ordinario
16 Lunedì M Santi Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri
17 Martedì m San Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa
18 Mercoledì    
19 Giovedì m

San Gennaro, vescovo e martire –

Ore 09,30 – Adorazione Eucaristica Continua

20 Venerdì M Santi Andrea Kim Taegŏn, sacerdote, e compagni, martiri
21 Sabato F San Matteo, apostolo ed evangelista
22 Domenica   XXV Domenica del Tempo Ordinario
23 Lunedì M San Pio da Pietrelcina, sacerdote
24 Martedì   ore 17,00 – incontro catechiste
25 Mercoledì    
26 Giovedì m

Santi Cosma e Damiano, martiri

Ore 09,30 – Adorazione Eucaristica Continua

Ore 18,30 – incontro Consiglio Pastorale Parrocchiale

27 Venerdì M

San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote

  • ore 09,00 – messa in onore di san Vicenzo di Paolo e inizio delle attività caritative insieme a tutti i gruppi coinvolti.
28 Sabato m San Venceslao, martire
29 Domenica  

XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Inizio Anno pastorale con dedica della parrocchia al cuore Immacolato di Maria

30 Lunedì M San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa


 


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