«Non stanchiamoci di fare il bene»
Alcuni momenti e scatti di febbraio 2022 e avvisi di marzo 2022 Scarica l’articolo
Di fronte all’amara delusione per tanti sogni infranti, di fronte alla preoccupazione per le sfide che incombono, di fronte allo scoraggiamento per la povertà dei nostri mezzi, la tentazione è quella di chiudersi nel proprio egoismo individualistico e rifugiarsi nell’indifferenza alle sofferenze altrui. Effettivamente, anche le migliori risorse sono limitate: «Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono» (Is 40,30). Ma Dio «dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. […] Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi» (Is 40,29.31).
La Quaresima ci chiama a riporre la nostra fede e la nostra speranza nel Signore (cfr 1 Pt 1,21), perché solo con lo sguardo fisso su Gesù Cristo risorto (cfr Eb 12,2) possiamo accogliere l’esortazione dell’Apostolo: «Non stanchiamoci di fare il bene» (Gal 6,9).
Non stanchiamoci di pregare. Gesù ha insegnato che è necessario «pregare sempre, senza stancarsi mai» ( Lc 18,1). Abbiamo bisogno di pregare perché abbiamo bisogno di Dio. Quella di bastare a noi stessi è una pericolosa illusione. Se la pandemia ci ha fatto toccare con mano la nostra fragilità personale e sociale, questa Quaresima ci permetta di sperimentare il conforto della fede in Dio, senza la quale non possiamo avere stabilità (cfr Is 7,9). Nessuno si salva da solo, perché siamo tutti nella stessa barca tra le tempeste della storia; [2] ma soprattutto nessuno si salva senza Dio, perché solo il mistero pasquale di Gesù Cristo dà la vittoria sulle oscure acque della morte. La fede non ci esime dalle tribolazioni della vita, ma permette di attraversarle uniti a Dio in Cristo, con la grande speranza che non delude e il cui pegno è l’amore che Dio ha riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo (cfr Rm 5,1-5).
Non stanchiamoci di estirpare il male dalla nostra vita. Il digiuno corporale a cui ci chiama la Quaresima fortifichi il nostro spirito per il combattimento contro il peccato. Non stanchiamoci di chiedere perdono nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, sapendo che Dio mai si stanca di perdonare. [3] Non stanchiamoci di combattere contro la concupiscenza, quella fragilità che spinge all’egoismo e ad ogni male, trovando nel corso dei secoli diverse vie attraverso le quali far precipitare l’uomo nel peccato (cfr Enc. Fratelli tutti, 166). Una di queste vie è il rischio di dipendenza dai media digitali, che impoverisce i rapporti umani. La Quaresima è tempo propizio per contrastare queste insidie e per coltivare invece una più integrale comunicazione umana (cfr ibid., 43) fatta di «incontri reali» ( ibid., 50), a tu per tu.
Non stanchiamoci di fare il bene nella carità operosa verso il prossimo. Durante questa Quaresima, pratichiamo l’elemosina donando con gioia (cfr 2 Cor 9,7). Dio «che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento» (2 Cor 9,10) provvede per ciascuno di noi non solo affinché possiamo avere di che nutrirci, bensì affinché possiamo essere generosi nell’operare il bene verso gli altri. Se è vero che tutta la nostra vita è tempo per seminare il bene, approfittiamo in modo particolare di questa Quaresima per prenderci cura di chi ci è vicino, per farci prossimi a quei fratelli e sorelle che sono feriti sulla strada della vita (cfr Lc 10,25-37). La Quaresima è tempo propizio per cercare, e non evitare, chi è nel bisogno; per chiamare, e non ignorare, chi desidera ascolto e una buona parola; per visitare, e non abbandonare, chi soffre la solitudine. Mettiamo in pratica l’appello a operare il bene verso tutti, prendendoci il tempo per amare i più piccoli e indifesi, gli abbandonati e disprezzati, chi è discriminato ed emarginato (cfr Enc. Fratelli tutti, 193).
«Se non desistiamo, a suo tempo mieteremo»
La Quaresima ci ricorda ogni anno che «il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno» (ibid., 11). Chiediamo dunque a Dio la paziente costanza dell’agricoltore (cfr Gc 5,7) per non desistere nel fare il bene, un passo alla volta. Chi cade, tenda la mano al Padre che sempre ci rialza. Chi si è smarrito, ingannato dalle seduzioni del maligno, non tardi a tornare a Lui che «largamente perdona» (Is 55,7). In questo tempo di conversione, trovando sostegno nella grazia di Dio e nella comunione della Chiesa, non stanchiamoci di seminare il bene. Il digiuno prepara il terreno, la preghiera irriga, la carità feconda. Abbiamo la certezza nella fede che «se non desistiamo, a suo tempo mieteremo» e che, con il dono della perseveranza, otterremo i beni promessi (cfr Eb 10,36) per la salvezza nostra e altrui (cfr 1 Tm 4,16). Praticando l’amore fraterno verso tutti siamo uniti a Cristo, che ha dato la sua vita per noi (cfr 2 Cor 5,14-15) e pregustiamo la gioia del Regno dei cieli, quando Dio sarà «tutto in tutti» (1 Cor 15,28). La Vergine Maria, dal cui grembo è germogliato il Salvatore e che custodiva tutte le cose «meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19) ci ottenga il dono della pazienza e ci sia vicina con la sua materna presenza, affinché questo tempo di conversione porti frutti di salvezza eterna.
Ecco dunque il calendario liturgico e alcuni appuntamenti di Marzo 2022:
1 Martedì – S. Felice III
2 Mercoledì – LE CENERI
Ore 10,30 – celebrazione ceneri per i bambini delle scuola materna
Ore 17,00 – celebrazione ceneri per i bambini e genitori del catechismo
Ore 18,00 – messa delle ceneri
3 Giovedì – S. Cunegonda, sposa
4 Venerdì – S. Casimiro
Ore 17,00 – via crucis
5 Sabato – S. Teofilo
Ore 09,00 – Messa gruppo Mariano
Inizio Percorso “fratelli tutti”
Giornata della carità parrocchiale
6 Domenica – S. Vittorino (I QUARESIMA – C)
“Percorso fratelli tutti”; Catechismo dopo la messa
Ore 14,45 – festa della donna in parrocchia
Giornata della carità parrocchiale
7 Lunedì – Ss. Perpetua e Felicita
8 Martedì – S. Giovanni di Dio
9 Mercoledì – S. Francesca Romana
10 Giovedì – Ss. Caio e Alessandro
11 Venerdì- S. Pionio – Letture del giorno
Ore 17,00- via crucis
12 Sabato – S. Massimiliano – Letture del giorno
Ore 15,00 – oratorio
Percorso fratelli tutti
13 Domenica – S. Sabino (II QUARESIMA – C) – Letture del giorno
Percorso “fratelli tutti”
catechismo dopo messa
14 Lunedì – S. Matilde
15 Martedì – S. Zaccaria
16 Mercoledì – S. Ilario e Taziano
17 Giovedì – S. Patrizio
18 Venerdì – S. Cirillo di Gerusalemme
Ore 17,00- via crucis
19 Sabato – San Giuseppe
Ore 15,00 – oratorio
Percorso “fratelli tutti”
20 Domenica – S. Alessandra (III QUARESIMA – C) – Letture del giorno
Percorso “fratelli tutti”
catechismo dopo messa
Ore 17,00 – adorazione eucaristica
21 Lunedì – S.Nicola di Flüe
22 Martedì – S. Lea
23 Mercoledì – S. Gualtiero
24 Giovedì – S. Caterina di Svezia
25 Venerdì – Annunciazione del Signore
Ore 17,00- via crucis
26 Sabato – S. Desiderio
Ore 15,00 – oratorio
Percorso “fratelli tutti”
Giornata parrocchiale per l’aiuto alle popolazione ucraine
27 Domenica – S. Augusta (IV QUARESIMA – C)
Percorso “fratelli tutti”
catechismo dopo messa
Giornata parrocchiale per l’aiuto alle popolazione ucraine
28 Lunedì – S. Stefano Harding
29 Martedì – S. Pastore
30 Mercoledì – S. Secondo
31 Giovedì – S. Beniamino
ANCHE LA SCUOLA DELL’INFANZIA FA FESTA PER
BEATO GIUSEPPE ALLAMANO
I bambini hanno quella meravigliosa curiosità che li spinge a sapere, a chiedere, a guardarti con occhi spalancati e a stupirsi, e come non stupirsi con la storia di Giuseppe Allamano e la sua missione. Per comprendere a pieno le motivazioni della festa ai bambini è stata raccontata la storia di Giuseppe Allamano ed è stato fatto vedere un video (a misura di bambino) in modo da rendere la figura un po’ familiare; infine è stato insegnato loro l’alleluja malgascio, una preghiera cantata che, nella lingua e nei ritmi, ci porta a quei paesi dove adulti e bambini vivono una vita molto diversa dalla nostra. I ritmi tribali sono sempre un po’ vincenti perché invitano al movimento e all’allegria ed è proprio questo che ha suscitato nei bambini fin dal primo ascolto l’alleluja malgascio.
C’era tutto: la storia di Allamano, la curiosità crescente, i ritmi incalzanti, la gioia di fare festa….mancava solo un missionario vero e proprio! E con una parrocchia formata da missionari della consolata non è stato difficile trovarlo.
Mercoledì 09/02/2022 i bimbi erano emozionati al pensiero di conoscere un missionario ed emozione è stata quando Padre Nicolas e Padre Daniel sono arrivati a scuola. Altissima era l’attenzione quando Padre Daniel ha iniziato a raccontare la sua esperienza in Africa. Non è facile raccontare a bambini così piccoli realtà come quelle che vivono i missionari ma Padre Daniel se l’è cavata alla grande facendo diventare la sua esperienza un racconto animato a tratti serio, a tratti comico. I bambini hanno apprezzato gli intramezzi divertenti ed hanno compreso le difficoltà di quei bambini di cui parla Padre Daniel, lo hanno dimostrato con le loro domande serie e profonde, domande che hanno stupito persino noi adulti. Ma si sa, i bambini hanno una marcia in più. Il momento di condivisione si è concluso con il canto mimato dell’alleluja molgascio che ha riempito la scuola di allegria e gioia. Grazie Padre Daniel per averci fatto conoscere la tua missione e per aver fatto festa con noi.
La scuola dell’infanzia “Nostra Signora della Speranza”